Caspita, quel diavolo d'un editorialista ne ha scritto un'altra delle sue. Raramente un giornalista si spinge a criticare un collega tanto aspramente quanto ha fatto di recente Nino Grasso su un importante quotidiano lucano.
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Bontà sua e valutazioni dell'Ordine a parte, chi non può competere col decano dei pubblicisti quanto ad esperienza e relazioni autorevoli, deve risolversi alla "fredda cronaca" lasciando ai lettori giudizi e valutazioni.
Di seguito, si riportano alcune inchieste che narrano le gesta di una classe politica, giudiziaria ed imprenditoriale protagonista di una delle pagine più scure della storia d'Italia. Scritta in Basilicata ma di valenza anche più ampia.