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"Nel nome del Popolo Italiano",così scrivono i giudici nelle sentenze. Ed è sempre nel nome del Popolo Italiano che amministrano la giustizia i Procuratori della Repubblica, i Sostituti Procuratori, i componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, i Giudici della Corte Costituzionale e tutto l'ambaradan. E', quindi, un diritto del Popolo Italiano conoscere fatti e, ove ve ne fossero, misfatti compiuti nel suo nome in materia di esercizio dell'azione penale e disciplinare. "Nel nome del Popolo Italiano" è anche il nome di una inchiesta giornalistica, un viaggio durato 12 anni nelle Procure della Repubblica e nei Tribunali di Matera, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Salerno, Napoli, Roma, Modena, Milano, Perugia. Un viaggio nelle Procure Generali presso le Corti d'Appello e la Suprema Corte di Cassazione. Un viaggio tra gli atti del Consiglio Superiore della Magistratura e l'Ufficio Ispettivo del Ministero della Giustizia. Un "viaggio" ancora in corso che certamente susciterà l'interesse di coloro che non intendono fermarsi ai luoghi comuni su giustizialismo e garantismo. Un caso di studio da cui si scopre come funziona la macchina giudiziaria Italiana. Un esempio reale fatto di oltre 350 procedimenti giudiziari (penali, disciplinari e civili) aperti dal 2003 e, ad oggi, non ancora definiti del tutto. Non è dato sapere se a qualche altro giornalista l'esercizio del diritto/dovere di cronaca è costato un simile carico di procedimenti nell'arco temporale di un decennio. E', invece, proprio certo che nessuno aveva compiuto prima d'ora l'immane fatica di classificare, archiviare e rendere facilmente consultabile una simile massa di atti giudiziari. Senza alcun commento, lasciamo che sia il lettore a farsi un'idea di quanto accade nei palazzi e tra le persone che amministrano la Giustizia "Nel nome del Popolo Italiano".P.A. Accedi per consultare gli atti giudiziari: Procedimenti Penali, Civili e Disciplinari. L'amministrazione della giustizia in Italia, messa a nudo in più di 350 procedimenti....
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